E’ una novità di cui si stanno accorgendo i tanti vacanzieri che stanno partendo in questi giorni: i controlli negli aeroporti di Milano Linate, Milano Malpensa e Roma Fiumicino sono molto più rapidi. Chi viaggia frequentemente se n’era già accorto prima, ma solo da fine luglio è un evento di massa.

Lo si deve alle nuove tecnologie installate nel corso degli ultimi anni presso le aree partenze dei due scali milanesi. In pratica i bagagli vengono sottoposti a controlli accurati attraverso una tecnologia che volgarmente e lontanamente può essere accostata alla TAC. Per questo motivo non è più necessario estrarre liquidi, spray e attrezzature elettroniche dal proprio bagaglio con tempi di attesa e code a causa della presenza di persone che poi dopo i controlli dovevano fermarsi a “ricomporre” il tutto. Inoltre viene cancellata la limitazione su contenitori di liquidi e quantità degli stessi: era fissata a 100 ml, ora non c’è più.

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L’intensificazione dei controlli era scattata subito dopo l’11 settembre del 2001 ed era diventata una fastidiosa ma ormai acquisita consuetudine. Da anni si studiava la possibilità di utilizzare le nuove tecnologie e in realtà le modifiche erano previste entro il 2020; l’evento pandemico ha ritardato il tutto di qualche anno. All’aeroporto di Malpensa gli scanner di ultima generazione sono 18; qualcuno in meno a Linate dove però era stato avviato il progetto pilota, mentre a Fiumicino è attrezzato il solo Terminal1.

Risolto il problema della velocità dei controlli, resta quello del ritorno: se si parte da un aeroporto attrezzato come i due scali milanesi e quello di Roma Fiumicino non ci sono problemi, altrimenti bisogna esaurire i propri liquidi in viaggio per non buttarli.
Al momento gli scali già entrati nella nuova era supertecnologica sono quelli di Amsterdam Schiphol e London City. Gli altri aeroporti britannici, a cominciare da Gatwick e Heathrow si adegueranno entro la prossima primavera così come l’importante scalo tedesco di Monaco di Baviera. L’Unione Europea ha fissato il termine ultimo per l’adeguamento degli aeroporti al 2026. Per una volta l’Italia non è fanalino di coda, anzi può vantare quasi tre aeroporti dove la nuova tecnologia è già entrata in funzione.