Grandi Opere: le tre strade che Berlusconi non è riuscito a vedere

Il Corridoio tirrenico, il Ponte sullo Stretto e la “famosa” Autostrada del Molise. Sono alcune delle opere che Silvio Berlusconi non è riuscito a vedere prima di andarsene a 86 anni dopo una lunga malattia.

Nei vari governi presieduti dal Cavaliere era stata tantissima l’attenzione per le cosiddette “grandi opere”: per i suoi sostenitori avrebbero dovuto rilanciare l’economia e l’occupazione contribuendo a modernizzare il Paese, per i suoi detrattori era quasi esclusivamente propaganda o un modo per favorire imprenditori pronti a gettare colate di cemento ovunque.

Si deve al secondo Governo Berlusconi la riqualificazione dell’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, diventata poi Autostrada del Mediterraneo e completata tra il 2003 e il 2016. E altre opere incluse nella Legge Obiettivo del 2001 sono state completate. Memorabili alcune puntate del programma “Porta a Porta” con Berlusconi ospite di Bruno Vespa (nella foto tratta da un video di RaiUno) nelle quali il Cavaliere si era servito di rappresentazioni grafiche per spiegare i suoi progetti per la viabilità in Italia.

Del Ponte sullo Stretto si è tornati a parlare recentemente, ma in molti sono scettici. Di Autostrada Tirrenica si parla da decenni e già prima del 2001 erano stati stanziati in fondi per completare il tratto da Tarquinia a Rosignano Marittimo per un totale di 250 chilometri. Associazioni ambientaliste e piccoli comuni della Maremma si sono sempre opposti chiedendo la messa in sicurezza della Statale Aurelia. Sul tratto mai ammodernato morì nel 2017 in un incidente Altero Matteoli che del terzo Governo Berlusconi fu proprio ministro dei Trasporti.

E poi c’è l’Autostrada del Molise. Lo ha ricordato anche l’ex governatore Michele Iorio in un toccante post in memoria di Berlusconi. Se ne parlava anche in questo caso da decenni e l’iter burocratico era stato avviato nel 2008 con la costituzione di una società partecipata dall’Anas. Sono passati esattamente 15 anni ma il progetto è da tempo naufragato. Avrebbe dovuto collegare l’A1 all’A14 da San Vittore a Termoli; dei 155 chilometri previsti ne sono stati realizzati appena 9, quelli della Variante di Venafro. Per raggiungere l’Adriatico dal tratto ciociaro e alto casertano dell’Autosole bisogna immettersi sulla pericolosissima Fondovalle del Trigno o più a Sud sulla Bifernina.

 

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