Flop OFO, a Milano inizia il recupero “fai da te”

Era stata una piacevole novità quando nel 2017 aveva invaso le strade di Milano con le sue biciclette gialle. Insieme con l’altro operatore MoBike aveva varato il servizio di bike sharing a flusso libero con localizzazione satellitare. Ma Ofo è durato poco più di un anno e mezzo e ha chiuso i battenti lo scorso marzo dopo una lunga polemica con il Comune di Milano. Palazzo Marino chiedeva il pagamento dei canoni di concessione e l’adeguamento delle biciclette alle previsioni inserite nel bando. Ofo ha sempre denunciato l’elevato numero di atti vandalici che avevano portato al danneggiamento di oltre il 10% dei mezzi, alcuni dei quali finiti nei Navigli.
Alla chiusura del servizio il Comune aveva intimato ad Ofo di rimuovere le biciclette dalle strade di Milano, ma la società ne aveva recuperato solo una parte. Al resto ha provveduto nel corso dei mesi successivi lo stesso Comune che poi si rifarà sulla stessa società; ne restano altre sparse per la città.

APPELLO ONLINE PER LE SEGNALAZIONI

Massimo Scarinzi e Filippo Rossi

E così è scattato l‘appello alla cittadinanza a collaborare per individuare e segnalare le bici gialle con indirizzo e fotografia.  Massimo Scarinzi e Filippo Andrea Rossi, rispettivamente assessore e vicepresidente del Consiglio municipale 3, hanno lanciato l’appello sui social. “Ci hanno lasciato parecchi cadaveri gialli – spiega Rossi – e di certo queste bici abbandonate così sono proprio brutte“.
E’ possibile inviare un messaggio via whatsapp al 3331181117 oppure all’email segnalaofoabbandonata@gmail.com per consentire alla Polizia Locale di provvedere al recupero dei mezzi in tempi brevissimi. “Ho amato le bici gialle ma purtroppo non hanno funzionato – scrive su Facebook Massimo Scarinzi – Restano i rottami in giro per la città. Quindi insieme con il consigliere Rossi abbiamo pensato di dare una mano per individuarle e sollecitare l’intervento“. Insomma, dopo il flop di Ofo a Milano inizia il recupero “fai da te”.

CAR SHARING MOLTO MEGLIO DEL BIKE SHARING

Il bike sharing è la spina nel fianco dei milanesi. In una città già efficiente sul piano dei trasporti pubblici, da anni si è scelto con successo di condividere tutto, auto, motorini, biciclette. Ma mentre il car sharing ha funzionato benissimo, fino al proliferare di servizi di vario genere, il servizio di condivisione dei mezzi a due ruote lascia molto a desiderare.
Già negli anni ’90, quando furono messe a disposizione della cittadinanza le prime biciclette pubbliche, i furti furono numerosi e spinsero il Comune a prendere provvedimenti.

FURTI DI BICI: ANCHE 40 AL GIORNO

La città di Milano, come e più di altre, è particolarmente interessata dal fenomeno dei furti di biciclette private. Se per altri reati non è nei primi posti delle classifiche, su questo fronte si conferma una delle metropoli dove è più probabile subire un furto del mezzo a due ruote. Una stima approssimativa parla di 15mila biciclette rubate ogni anno, circa 40 al giorno. La Polizia Locale ha addirittura creato una pagina Facebook “ritrova la bici” nella quale vengono caricate le foto delle bici ritrovate sottolineando quindi l’importanza della denuncia.

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