Benzinai in sciopero in piena emergenza Covid-19
Benzinai in sciopero in piena emergenza Covid-19. Sembra indifferibile la protesta decisa da Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio, le due sigle che rappresentano una buona fetta dei titolari di distributori di carburanti delle aree di servizio autostradali e delle altre strade connesse alla rete. Si fermeranno per 48 ore dalle 22 di martedì 12 maggio fino alle 22 di giovedì 14.
I sindacati hanno proclamato lo sciopero in seguito a quello che i gestori ritengono un disinteresse del Governo a condividere onori e oneri dell’emergenza acuta delle scorse settimane. “Chiedevamo solo un’altra solidità e incommensurabilmente maggiore remunerazione“, spiegano le sigle sindacali. “A nulla è valso resistere pazientemente e stringere i denti in tutto questo periodo moltiplicando appelli e sollecitazioni“.
I benzinai rivendicano di aver adempiuto interamente e fieramente alle responsabilità che sono ricadute su quelli che durante la crisi hanno gestito servizi essenziali collegati al trasporto merci. “Non abbiamo altre modalità per sostenere le legittime aspettative. E siamo convinti – spiegano ancora – che i cittadini capiranno le giuste motivazioni della protesta anche perché molti stanno vivendo situazioni simili nella loro attività lavorativa“.
Un primo sciopero, proclamato alla fine di marzo in piena Fase 1, era stato revocato dopo l’invito del presidente dell’Authority Giuseppe Santoro Passarelli. Stavolta sembrano esserci pochi margini e l’ipotesi di avere i benzinai in sciopero in piena emergenza Covid-19 appare concreta.