Un più lungo tunnel sottomarino d’Europa per decongestionare il traffico di Genova
Genova è probabilmente la città italiana che in questo momento vive il maggior sviluppo infrastrutturale. Per una combinazione di due fattori: l’occasione unica del Pnrr e la necessità di risollevare il capoluogo ligure dalla terribile ferita inferta dal crollo del viadotto Morandi.
Nei giorni scorsi sono partiti i lavori per la costruzione del tunnel subportuale, la prima galleria sottomarina ad essere realizzata in Italia e che sarà anche la più lunga d’Europa: 3,4 km di lunghezza per collegare entro il 2029 ponente e levante passando 45 metri sotto il mare, con una canna per ogni senso di marcia e uno svincolo intermedio a servizio del porto antico. La previsione è di risparmiare più di un milione di ore di viaggio ogni anno e di recuperare in superficie 10 ettari da destinare a verde pubblico e percorsi ciclopedonali.
Ma in fase (avanzata) di realizzazione ci sono anche altre opere: il Terzo Valico dell’alta velocità, il nodo ferroviario cittadino e la nuova diga portuale, infrastrutture fondamentali anche per rilanciare quello genovese tra i più importanti scali merci marittimi d’Europa e collegarlo al resto del continente.
Inoltre, è in corso lo sviluppo della metropolitana (ad oggi composta da una sola linea e la terza più corta d’Europa) ed entro la fine dell’estate è atteso il progetto esecutivo (ma i lavori propedeutici sono già partiti) della cosiddetta gronda, ovvero il raddoppio dei tratti urbani della A10 e della A7 tra Vesima, Bolzaneto e Genova Ovest, con 72 chilometri di nuovi tracciati di cui 50 in galleria, da realizzarsi in dieci anni.