Si riapre il dibattito sulle cinture di sicurezza dopo la recente sentenza della Corte di Cassazione. I giudici hanno stabilito l’obbligo per i passeggeri di indossare le cinture di sicurezza anche se seduti sui sedili posteriori. Gli ermellini hanno anche spiegato che il responsabile è il guidatore dell’auto sul quale addirittura il passeggero può rifarsi per i danni subiti non risarciti dalle assicurazioni che tantissime volte contestano il mancato uso delle cinture di sicurezza.

AUTISTA HA OBBLIGO DI VIGILARE

In pratica la Cassazione ribadisce il concetto secondo cui il guidatore dell’auto è il responsabile della sicurezza a bordo ed ha il dovere di assicurarsi che tutti i passeggeri indossino le cinture.
In passato si era discusso molto sulle multe, con relativa sottrazione di punti dalla patente, per il guidatore di un veicolo i cui passeggeri non indossassero la cintura. Gli avvocati dei multati erano riusciti a vincere diversi ricorsi spiegando che al guidatore non può essere imputata l’imprudenza di un passeggero. Inoltre molti legali avevano sottolineato che il guidatore stesso non ha poteri coercitivi sui passeggeri del veicolo. “Deve mettergli le mani addosso? Deve buttarlo fuori dall’auto? O deve mettergli la camicia di forza?” furono alcune delle frasi più utilizzate dagli avvocati durante i procedimenti.
Nel corso degli anni si è affermata la giurisprudenza che esclude sanzioni per il guidatore se il passeggero che non indossa la cintura è maggiorenne. Viene multato con sanzione pecuniaria minima da 80 euro lo stesso passeggero. Tuttavia permane la sanzione combinata (pecuniaria e in punti sulla patente) se il passeggero è minorenne.