Nuovo DPCM: Trenitalia sopprime 30 treni da mercoledì
Primi effetti del nuovo DPCM con le misure restrittive per arginare l’emergenza sanitaria. Trenitalia sopprime 30 treni da mercoledì. La società di trasporto ha infatti annunciato la soppressione a partire dal 4 novembre di numerosi treni su varie linee, anche di varie Frecce in transito tra Salerno e Milano, tra Roma e Venezia e tra Napoli e Venezia.
I divieti di spostamenti tra Regioni a rischio alto e medio-alto rendono inutili i frequentissimi collegamenti ferroviari ad alta velocità tra Nord e Sud e non solo. Cancellati anche il Milano-Napoli delle 6 del mattino (ma c’è un treno alle 6.10), i Napoli-Milano delle 6.55, delle 13.40, il Milano-Salerno delle 17.10, il Salerno-Milano delle 7.44, e vari treni sulla dorsale Venezia tra Napoli e Venezia Santa Lucia. Cancellati anche vari treni in transito tra Roma e Bolzano, tra Bolzano e Milano.
Tra Napoli e Milano restano comunque attivi, almeno per il momento, numerosi Frecciarossa di mattina e nel pomeriggio (circa uno ogni 40 minuti) ma con sensibili riduzione nelle ore centrali della giornata con pause di circa un’ora tra un convoglio e l’altro. Non si esclude che dopo l’entrata in vigore del DPCM, che vieterà gli spostamenti da e per il Piemonte, Lombardia e forse Alto Adige e Liguria, Trenitalia possa ridurre ulteriormente il servizio.
NESSUNA MODIFICA PER ITALO
L’altra compagnia di trasporto passeggeri, Italo, non ha invece per ora comunicato modifiche dell’orario. Non è connessa ad eventuali provvedimenti restrittivi l’impossibilità di acquistare biglietti per date successive al 12 dicembre. Succede tutti gli anni ed è un incubo per chi deve trascorrere il Natale al Sud. Ma intanto Trenitalia sopprime 30 treni da mercoledì.
CRISI: PROTESTA DEI LAVORATORI A TERMINI
Intanto a Roma protestano i dipendenti delle attività di ristorazione all’interno della Stazione Termini. Due catene non hanno rinnovato i contratti di locazione con la società Grandi Stazioni. Numerosi dipendenti rischiano il licenziamento il prossimo 30 novembre e di sicuro saranno messi in cassa integrazione. Hanno protestato esponendo striscioni sulle serrande delle attività.