Proseguono i controlli previsti dalla direttiva inviata l’8 marzo dal Ministero degli Interni ai Prefetti per fronteggiare l’emergenza Covid-19, così come modificata dai successivi DPCM dell’11 e del 13 marzo.
Su strade, autostrade e nelle stazioni ferroviarie la Polstrada, la Polfer, i Carabinieri e le Polizie Locali stanno verificando i requisiti dei cittadini. Tutti sono infatti chiamati a firmare il modulo con l’autodichiarazione allo scopo di uscire dal proprio comune di residenza per motivi di lavoro, salute o situazioni di necessità.

In particolare le Polizie Stradali dei vari compartimenti e le altre forze dell’ordine stanno predisponendo controlli.
Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.
Alcune concessionarie autostradali hanno deciso di chiudere diverse aree ristoro per evitare assembramenti di persone nei pressi delle strutture, ma la maggior parte di esse risulta aperta. Nei primi giorni, infatti, si erano ripetute le proteste degli autotrasportatori che avevano incontrato non pochi problemi soprattutto in tema di servizi igienici.
Chi viola le limitazioni agli spostamenti è punito con l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro ai sensi dell’art. 650 del Codice penale. Stesso provvedimento si applicherà in caso di autodichiarazioni risultate non veritiere.
Controlli sono disposti anche negli aeroporti, molti dei quali sono stati chiusi al traffico così come quello di Roma Ciampino.
Tutte queste misure saranno in vigore almeno fino al prossimo 3 aprile su tutto il territorio nazionale.